Il quadro mostra una sedia centrale, circondata da gatti e con ungomitolo alla base, su sfondo variabile. La scena, giocosa ma riflessiva,presenta contrasti cromatici ottenuti con olio e acrilico su legno, in formatoquadrato (60x60 cm) che dona simmetria e intimità. Toni caldi e accenti vivacicreano dinamismo e contrasto. La sedia simboleggia introspezione e vitadomestica condivisa. I gatti suggeriscono curiosità e movimento, mentre ilgomitolo diventa metafora di tempo, creatività e memoria. L’osservatoreviene invitato a soffermarsi su ogni dettaglio della composizione: le posturefeline, tanto diverse tra loro, suggeriscono storie autonome che si intreccianonello spazio intimo della stanza. L’insieme genera una tensione sospesa traquiete domestica e il perpetuo fluire del tempo, incarnato dal gomitololasciando dietro di sé una traccia lieve e continua di possibilità e ricordi.La presenza silenziosa della sedia invita a una pausa contemplativa, mentre igatti, con la loro imprevedibilità, animano la scena di un mistero domestico.L’atmosfera sospesa che ne deriva trasforma l’ambiente in uno spazio senzatempo, aperto a nuove interpretazioni e a ricordi ancora da svelare. L'uso dicolori accesi, distribuiti tra gamme calde e fredde, accende l’interacomposizione di una tensione vibrante. I gatti, appena abbozzati, appaiono comemacchie di colore irregolari: essi sfuggono alla definizione, quasidissolvendosi nello sfondo o emergendo prepotenti, in netto contrasto con laplasticità rigorosa e materica della sedia. Questo dialogo tra la forma precisadell’oggetto e la fuggevolezza delle presenze feline accentua ulteriormente ilsenso di mistero e di dinamicità, mentre i colori si rincorrono e sirespingono, dando vita a un paesaggio emotivo sospeso tra realtà e suggestione.In una stanza senza tempo, la luce danza attorno a una sedia solitaria,immobile come un cuore in ascolto. Intorno, gatti come ombre vivaci sirincorrono, si arrestano, scompaiono e riappaiono tra scie di colore, custodidi misteri mai svelati. Ogni dettaglio si carica di attesa: la sedia, testimonedi vite invisibili, si fa isola di riflessione; i gatti, anime erranti,accendono il teatro domestico di imprevedibilità e desideri taciuti.Nell’equilibrio precario tra quiete e movimento, tra precisione e dissolvenza,si respira l’incanto dell’istante: il tempo non scorre, si avvolge.

Così, tra fili di colore e carezze d’ombra, la scena diventapoesia: uno spazio aperto dove ogni sguardo inventa storie, e ogni respirolascia traccia.